Giocare allo Tsunami

Un litorale di centinaia di chilometri si estende da Salvador
verso nord, invadendo le dune e le distese infinite di palme da
cocco. Spagnoli, francesi, argentini, peruviani, italiani e
tedeschi hanno comprato di tutto, cementificando, costruendo
ville e villaggi turistici, hotel e pousadas. Ogni
paio di chilometri la Linea verde, la strada dei cocos
propone un portale controllato dalla sicurezza privata, contro
ogni norma legale, intimidendo chi vuole accedere al mare
attraverso gli innumerevoli condominios fechados,
i condomini di terra chiusi e blindati alla criminalità e anche
solamente ai farofeiros, i turisti della domenica
con pranzo al sacco, birre gelate, spaghetti, riso, fagioli,
sugo e farofa, la micidiale farina tostata.
Buscavida, Jacumà, Praia do Forte, Itacimirim, Guarajuba,
Imbassaì attraggono investitori ed abitanti in cerca di lusso e
discrezione, un'altra faccia del Brasile che non soffre la fame,
viaggia in auto importate, possiede a volte più di due o tre
ville al mare con piscina, nelle quali invitare amici e
conoscenti per un meritato vagabondaggio dell'abbondanza che non
ha occhi nè orecchi per i fastidi della povertà al dilà
dell'alto recinto.
ReD AlerRt
I racconti di barkus da leggere con le cinture allacciate
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Noi mandiamo i soldi al terzo mondo,
attraverso una rete di discutibili organizzazioni fuori da ogni
controllo di legge. I locali benestanti delle riserve perbene, semplicemente cavalcano
l'onda del proprio privilegio.
Fra tutte, la caduta di Arembepe dall'empireo monte della fama e
dell'esclusività ha restituito la baia ai suoi pescatori e a un
turismo più nativo, dove il cibo dei ristorantini in riva al
mare non è ricercato, né riesce ad esserlo il servizio.

A ognuno il suo panorama, ad ognuno i rischi prescelti, nessuno
sfugge al fascino della scoperta e
dell'usura dell'immaginario turistico. Lusso o scarsa qualità si confondono con le urla
dei bambini in riva al mare, sfuggendo l'onda come un gioco
allo tsunami.
Birra gelata sui tavoli, bottiglie vuote a terra,.
sole, vento e un po' di rimpianto. Il mondo non procede mai in
linea retta, come posso pretendere di camminarci io...?
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